Redazionali

Come aumentare la resa in olio nelle olive

07/09/2016

Per aumentare questa probabilità, gli olivicoltori hanno ancora delle chance da giocarsi sul campo. Una volta definita la quantità di olive e terminato il loro ingrossamento, è infatti la resa in olio, per quintale di olive, che stabilirà il valore della produzione finale. In generale si prevedono quantità di olio inferiori all’anno scorso per cui è chiaro che una maggiore resa in olio al frantoio potrà fare la differenza.

ILSA, comprende bene le esigenze degli olivicoltori e da alcuni anni ha messo in campo, con successo, tutto il proprio bagaglio di conoscenze per soddisfarle al meglio. Un insieme di soluzioni specifiche per le fasi finali di produzione. 

IlsaC-onIlsamin CalcioIlsaKolorado e Ilsactive Finale, i “Magnifici 4” che consentono svariati benefici, in termini di resa in olioqualità e riduzione dei costi di raccolta (meccanica in particolare). I primi tre, applicati per via fogliare, insieme al quarto in fertirrigazione, hanno un ruolo sia nutrizionale sia biostimolante per l’olivo, apportando gli elementi nutritivi e le sostanze ad azione specifica necessari in questa fase. 

Nel grafico sottostante, sono riportati i risultati ottenuti in termini di produzione di olio ad ettaro, risultanti dall’aumento sia della resa in olive sia dalla resa in olio. A prescindere dall’annata, sia dal punto di vista climatico che di alternanza produttiva, la strategia di ILSA per le fasi finali ha permesso di ottenere, al frantoio, più olio e di qualità, rispetto alla consuetudine aziendale caratterizzata dall’uso di concimi minerali (urea, acido fosforico, nitrato di potassio).

 

Sta per concludersi un’altra stagione particolare per l’olivo. La primavera bizzarra di quest’anno ha fatto tremare gli olivicoltori, a causa di sbalzi termici e precipitazioni (dopo un inverno che quasi non c’è stato), che hanno provocato non pochi problemi di fioritura e allegagione. Il peggio sembra passato e, nonostante alcuni capricci del tempo (ad esempio, le grandinate ed i temporali estivi che hanno colpito il Sud Italia), ci si appresta a fare gli ultimi trattamenti prima di iniziare la raccolta. Successivamente sarà il prezzo dell’olio a stabilire se quella di quest’anno risulterà una stagione positiva, ci auguriamo, per tutto il comparto olivicolo.




IlsaC-on, a base di Idrolizzato enzimatico di Fabaceae, è un biostimolante che migliora sia il benessere delle piante sia la resa in olio, grazie ad un’azione diretta sul metabolismo del carbonio e dell’azoto che stimola la fase di inolizione (formazione dell’olio all’interno delle olive).

 

IlsaKolorado, Ilsactive Finale e Ilsamin Calcio apportano amminoacidi, peptidi e gli elementi essenziali per le fasi finali di maturazione. Il calcio per favorire l’integrità delle olive e scongiurare marcescenze e successivi irrancidimenti dell’olio, lo zolfo, che entra direttamente nella sintesi degli acidi grassi e quindi, nella formazione dell’olio e infine, amminoacidi, potassio e polisaccaridi, che regolarizzano le fasi di maturazione e la traspirazione nelle ultime fasi, limitando fenomeni di stress per le piante aumentano la qualità finale dell’olio, e influenzano le attività enzimatiche responsabili della sintesi di altri amminoacidi e degli acidi fenolici nell’oliva.

Il potassio ha anche un ruolo importante nel favorire un distacco più agevole delle olive dalla pianta, riducendo così i tempi, e quindi i costi, delle operazioni di raccolta, in particolare quella meccanica.  Azoto, sotto forma di amminoacidi e potassio, infine, favoriscono l’aumento dei polifenoli e tocoferoli totali, sostanze che migliorano le caratteristiche organolettiche e la conservabilità nel tempo dell’olio.


I risultati ottenuti parlano chiaro: le prove svolte negli ultimi due anni in Puglia, nell’azienda Nuzzaco di Cassano Murge (BA), hanno consentito un sistematico aumento della produzione in olio e, di conseguenza, anche dei ricavi dell’olivicoltore.

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