Redazionali

Alessandra e Riccardo raccontano la loro esperienza di tesi in ILSA

“Quando la ricerca è ben fatta, basta una concentrazione minima di ingredienti per avere un effetto significativamente positivo sulle colture”

25/11/2022

Abbiamo chiesto ad Alessandra Sonda e Riccardo Gilioli, studenti di biotecnologie industriali a Padova che stanno svolgendo la tesi magistrale in ILSA, la loro opinione sul tirocinio e sulla nostra organizzazione. Si sono dichiarati soddisfatti, e non è così scontato perché occhi freschi ed esterni, sono in grado di percepire aspetti critici che magari dall’interno non è facile rilevare.

Alessandra e Riccardo hanno operato nel nostro CRA Centro Ricerca Aziendale e nelle camere climatiche per lunghi mesi, impegnati in un progetto di valorizzazione di biomasse agricole, sottoprodotti della filiera agroalimentare, mediante il processo di biocatalisi.*


Gli spunti di miglioramento che ci hanno dato, come quelli di un maggiore allineamento con il lavoro fatto in passato, sono stati accolti con gratitudine e volontà di miglioramento.

Entrambi sono stati contenti dell’ambiente di lavoro, della disponibilità delle persone incaricate di assisterli, in particolare Ilaria Tabarelli responsabile dell’Education e Stefania Lupinelli, referente per i progetti speciali nell’area R&D.

Ci piace anche constatare che dal punto di vista tecnico siamo riusciti a stupirli! Le loro tesi vertono sul riutilizzo di biomasse, sottoprodotti del settore agricolo, per ricavare fertilizzanti ad alta efficienza e hanno visto che quando la ricerca è ben fatta, basta una concentrazione minima di ingredienti per avere un effetto significativamente positivo sulle colture. Che poi è un concetto che da sempre ribadiamo, anche nel nostro Manifesto per la Sostenibilità dove proprio al primo punto si dice: “Dare di meno per avere di più” perché i prodotti devono essere efficienti, promotori di tecniche agricole sostenibili e di una agricoltura di precisione. 



Ma ci sono stati anche momenti complicati, come quando la variabilità intrinseca di ciascuna pianta ha reso difficile l’interpretazione dei risultati. Soddisfazione da parte di Alessandra per la concretezza del progetto di ricerca e, da parte di Riccardo, una grande fascinazione sul fatto di poter creare un prodotto interessante partendo da un materiale di scarto.

Entrambi per il loro futuro aspirano ad un contesto di lavoro piacevole e gratificante, amano la vita di laboratorio. Riccardo in particolare vuole continuare ad impegnarsi su progetti di valorizzazione delle biomasse e sul tema delle bioenergie.


In bocca al lupo per il vostro futuro! E’ stato un vero piacere avervi con noi.

* Il tirocinio aziendale ha avuto l’obiettivo di utilizzare le biotecnologie industriali per lo sviluppo di processi produttivi in grado di valorizzare sottoprodotti del comparto agroalimentare in una filiera circolare, per la produzione di fertilizzanti ad alta sostenibilità ed efficacia, rivolti ad un’agricoltura di precisione. Nello specifico il progetto di ricerca prevede l’ottimizzazione e lo sviluppo dell’idrolisi enzimatica quale processo biotecnologico controllato e riproducibile che utilizza enzimi per rompere in maniera specifica e costante nel tempo legami chimici predefiniti di molecole polimeriche presenti nei sottoprodotti vegetali e trasformarli in prodotti fertilizzanti.