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Concimazione della Vite, quando e come?

04/09/2025

Sommario:


Concimare il vigneto è un’operazione imprescindibile se vogliamo garantire resa e qualità dell’uva. Ripristinare la fertilità del terreno è la base di partenza se si vuole aumentare la resa di uva da tavola e da vino, in particolare per quest’ultima, se si vogliono “curare” gli aspetti di qualità legati al mosto da vinificare.

L’annata che volge al termine, caratterizzata da una primavera piovosa e da un’estate nuovamente calda e siccitosa, ha spinto i produttori di uva, memori della difficile annata 2024, più a limitare le malattie parassitarie sacrificando un po’, quindi, l’apporto di macro e microelementi per le piante.Terminata la vendemmia, l’apparato radicale della vite si attiva prima del riposo invernale.

Ed è in questo momento che bisogna apportare al suolo i macro e microelementi necessari per la formazione delle riserve e porre le basi per un’ottimale ripartenza nella prossima primavera.


Le criticità

La quintali per ettaro per l’uva da tavola. Cambia ovviamente anche la gestione del vigneto, il tipo e i momenti di applicazione considerando, ad esempio, che la fertirrigazione per l’uva da vino non è così diffusa come per l’uva da tavola.


Queste prime informazioni ci lasciano intuire quanto sia importante ripristinare la fertilità del terreno, in termini di sostanza organica e di unità di azoto, fosforo, potassio e altri elementi essenziali per la vite.

Le asportazioni

In base alla varietà e agli obiettivi finali, le asportazioni per singolo elemento sono molto variabili. C’è infatti discordanza tra molti autori sulle reali asportazioni annuali della vite. Certamente i tre elementi maggiormente assorbiti sono Azoto, Potassio e Calcio, quest’ultimo in genere già presente in abbondanza nei nostri terreni. Seguono Fosforo, Magnesio e Zolfo che, nonostante la pianta li richieda in quantità minori, sono altrettanto importanti per la vite. Infine, i microelementi (Mn, Zn, Fe, B), determinanti in specifiche fasi e che vengono in genere apportati per via fogliare.

Quando concimare il vigneto?

L’attività radicale della vite ha due fasi di elevato assorbimento: la principale è quella primaverile, che inizia al momento del “pianto”, la seconda si ha dopo la vendemmia, per la costituzione di riserve nutritive. Conviene sfruttare quindi questi due momenti per apportare al terreno tutti quegli elementi che sono importanti in fasi differenti del ciclo colturale.

  • Azoto è fondamentale per lo sviluppo vegetativo dei grappoli e i momenti di assorbimento coincidono con quelli in cui è più intensa l’attività delle radici: aumenta a partire dalla ripresa vegetativa fino alla fase di allegagione e poi dopo la raccolta, insieme al potassio, concorre alla formazione delle riserve necessarie per il riposo invernale;

  • Fosforo è sinonimo di energia per la vite e, pur non essendo richiesto in grandi quantità, è importante soprattutto all’inizio del ciclo fino all’allegagione, per la formazione dei nuovi tessuti vegetali e l’efficienza fotosintetica;

  • Potassio è essenziale per garantire un’ottimale fioritura e allegagione fino alla maturazione, dove incide sulla produzione e trasferimento degli zuccheri nei grappoli.

Altri elementi sono necessari in quantità più ridotte ma indispensabili in specifiche fasi:

  • Magnesio, Manganese, Zinco, importanti sia per l’efficienza della fotosintesi che per la produzione di solidi solubili che concorrono a determinare la qualità finale;

  • Ferro e Zolfo, che evitano fenomeni di clorosi e, grazie all’abbassamento del pH (importante nei nostri terreni sub-alcalini), favoriscono l’assorbimento di tutti gli elementi nutritivi;

  • Boro, la cui carenza può provocare un’allegagione non regolare e aumentare il fenomeno dell’acinellatura o, durante la maturazione, una colorazione non uniforme;

  • Calcio importante durante tutto il ciclo per la resistenza della buccia, per ridurre stress in fase di maturazione e l’incidenza di attacchi patogeni.




Periodi di maggiore assorbimento del vigneto di macro e microelementi.

Come concimare il vigneto?

In virtù dei momenti di massimo assorbimento radicale e dell’importanza di ciascun elemento nutritivo è importante garantire una disponibilità prolungata per la vite, in modo da evitare carenze nelle fasi cruciali. Da questo attento studio e da decenni di esperienza in viticoltura è nato BIOILSA VITE, nuovo concime organo-minerale che unisce tutte le esigenze della vite, con grandi benefici per i produttori.

  • BIOILSA VITE è a base di Agrogel®, gelatina per uso agricolo che ha un’azione complessante nei confronti degli elementi nutritivi prolungandone la disponibilità e rilasciando l’azoto e gli altri elementi in maniera graduale e secondo le esigenze delle piante;
  • La presenza di Agrogel® consente un apporto contemporaneo di nutrienti e sostanza organica di origine proteica, che migliora la fertilità del suolo anche dal punto di vista microbiologico;
  • BIOILSA VITE ha un rapporto equilibrato tra gli elementi. E’ un NPK 5-5-10 contenente anche calcio, magnesio e zolfo, cioè tutti gli elementi essenziali per la vite da apportare al suolo;
  • Contiene azoto tutto organico (in forma proteica) e un alto livello di carbonio organico (20%), che significa assoluta efficienza di rilascio a disposizione per le piante;
  • Ha basso pH e bassa salinità, aspetti fondamentali nei nostri terreni per aumentare l’efficienza di assorbimento di acqua e nutrienti;
  • Ha bassissima umidità (quindi contiene poca acqua) e, contemporaneamente, un rapido scioglimento nel terreno grazie alla sua grande igroscopicità, che permette un’alta efficacia anche in situazioni più difficili;
  • E’ un concime biologico ma la sua grande efficacia consente risultati paragonabili al convenzionale, dove viene tranquillamente impiegato.

BIOILSA VITE è un concime ad alta efficienza di rilascio, quindi tranquillamente impiegabile in primavera e non esclusivamente in inverno, come erroneamente si pensa spesso dei concimi organici o organo-minerali. Applicato durante o dopo il risveglio vegetativo, anche in miscela con altri concimi biologici o convenzionali, riveste un ruolo centrale nella corretta ed equilibrata nutrizione del vigneto durante tutto il ciclo produttivo.

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