Redazionali

L’impegno di ILSA per ottenere alimenti buoni, anche per la salute: il progetto 3S_4H

31/07/2019

Si è appena concluso il progetto RPE - Rise Phosporus Efficiency che ha visto il CRA (Centro di Ricerca Aziendale) di ILSA protagonista di uno studio volto a valutare se l’utilizzo di particolari additivi naturali nei fertilizzanti possa aumentare l’efficienza agronomica d’uso del fosforo e si apre subito una nuova sfida.

Il titolo di questo nuovo progetto è 3S_4H acronimo che significa: “Safe, Smart, Sustainable Food for Health” e che vede ancora una volta ILSA e il suo CRA tra i protagonisti insieme ad altre 14 aziende e cinque organismi di ricerca tra i più importanti in Italia. Scopo del progetto è quello di affrontare i temi della produzione alimentare dal punto di vista della sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità, e della promozione del buono stato di salute attraverso una corretta e attenta alimentazione. All’interno di questi temi ILSA e il suo CRA dovranno porre particolare attenzione al tema Smart Food ed in particolare alla possibilità di valorizzare e di migliorare non solo le capacità nutritive degli alimenti ma anche di incrementare in essi la presenza di molecole in grado di aiutare l’organismo a incrementare le sue difese endogene e a rallentare i processi di invecchiamento e le malattie correlate attivando i geni della longevità.


Questo compito è stato affidato ad ILSA poiché grazie ai processi produttivi unici di cui dispone quali FCEH® ( Idrolisi enzimatica completamente controllata) e SFE® (Estrazione in C02 supercritica), abbinati alle materie prime uniche impiegate, ha sviluppato biostimolanti contenenti biomolecole e fitocomplessi innovativi in grado di stimolare nelle piante proprio quei processi metabolici attraverso i quali vengono prodotte le molecole che rendono gli Smart Food amici della salute.

ILSA grazie al supporto di selezionati centro di saggio sta svolgendo le prime prove di campo che hanno previsto l’impiego di nuovi biostimolanti di recente sviluppo su fragola, pomodoro e frumento. I frutti ottenuti sono ora in fase di analisi per verificare se a seguito dell’impiego dei prototipi vi sia stato effettivamente un incremento nel contenuto di potassio, calcio, magnesio, vitamina C e polifenoli elementi e molecole le cui capacità nutraceutiche, cioè di avere effetti benefici sulla salute, sono note da tempo.  Seguite l’andamento del progetto sui nostri social!