Redazionali

I biostimolanti ILSA aiutano il vigneto a fare bene il suo lavoro, contro stress climatici e per un vino di qualità.

25/07/2018

Sarà difficile dimenticare la stagione in corso. Freddo e neve ad inizio primavera, siccità e caldo torrido a maggio e, per finire, diluvi e ritorni di freddo ad inizio estate. In tutta Italia già si fanno i calcoli del calo di produzione nel 2018, che si stima intorno al 30%. E quello viticolo non è il settore messo peggio, se solo pensiamo alla scarsa produzione di olive, in particolare nel Sud. Inoltre, le previsioni non sono rasserenanti, dato che si parla di un’estate a “singhiozzo”, in cui si alterneranno settimane di caldo e sole ad altre di nubifragi.

Cosa fare? Piangersi addosso? Assolutamente no!
Da qualche anno ci stiamo abituando ai cambiamenti sempre più frequenti del clima ed alle sue influenze sulla produzione e sulla qualità dell’uva.

E da qualche anno anche le aziende che forniscono mezzi tecnici si sono adoperate per fornire agli agricoltori gli strumenti adeguati per limitare queste influenze negative. Ilsa è una di queste. Anzi, è una tra le prime aziende ad aver creato una completa gamma di biostimolanti per soddisfare qualsiasi esigenza delle piante e, di conseguenza, dei viticoltori. Il suo cavallo di battaglia è IlsaC-on, biostimolante 100% vegetale a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, che ha dimostrato negli ultimi anni, da Nord a Sud, la sua efficacia nel vigneto nel migliorare sia gli aspetti quantitativi che quelli qualitativi. In situazioni come quella che stiamo vivendo, caratterizzata da forti attacchi fungini (di peronospora in particolare) ed in cui tutte le strategie sono volte a “difendere”, non bisogna trascurare la qualità dell’uva che, in annate come queste, può fare davvero la differenza in termini economici.

Le applicazioni di IlsaC-on, durante lo sviluppo dei grappoli, consentono una regolare ed uniforme conformazione di questi ed agiscono sulla shelf-life, grazie al triacontanolo naturale, ai composti fenolici ed altre molecole ad azione antiossidante, che quindi proteggono maggiormente l’uva da ulteriori marciumi. IlsaC-on è un biostimolante che agisce a livello metabolico sulla pianta, consentendole il regolare svolgimento di tutte le fasi fenologiche, aspetto importantissimo ora che ci avviciniamo all’inizio della maturazione.



Infatti, bisogna correre subito ai ripari, prima che il previsto alternarsi di settimane calde e secche a settimane piovose e fresche porti ritardi anche nella fase di maturazione ed il mancato raggiungimento di tenori zuccherini soddisfacenti. Con 3 applicazioni di IlsaC-on, ogni settimana, riusciamo proprio a scongiurare questo rischio ma non basta. A partire da inizio invaiatura, bisogna intervenire con un prodotto che stimola proprio la fase di maturazione, uniformandola all’iterno dello stesso vigneto. Ecco quindi IlsaGrader, che completa l’opera, consentendo il raggiungimento del giusto grado di maturazione e del grado zuccherino richiesto.

Sono tantissime le evidenze raccolte negli ultimi anni, in tutta Italia, sull’efficacia della combinazione IlsaC-on - IlsaGrader sull’aumento delle caratteristiche qualitative del mosto destinato a vinificazione, in termini di gradi Brix, polifenoli e corretta acidità.

Come è evidente anche dal grafico, che riassume le prove svolte negli ultimi 6 anni, la strategia Ilsa con applicazioni di IlsaC-on e IlsaGrader è ormai una garanzia per i viticoltori italiani, che così possono stare più tranquilli nei confronti dei capricci del clima.

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