Redazionali

E’ il momento di vendemmiare… ma non ci dimentichiamo di concimare

20/09/2019

Ci siamo! Le operazioni di vendemmia sono partite in tutta Italia o, quantomeno, ci si appresta ad iniziare. L’umore è altalenante, in quanto se da un lato si prevede un calo di produzione un po’ dappertutto, le caratteristiche qualitative dell’uva, e quindi del mosto destinato alla vinificazione, dovrebbero compensare le minori rese ad ettaro.

Ciò è il risultato dell’andamento climatico dell’annata appena trascorsa, molto meno regolare di quella che ha portato l’alta produzione dell’autunno 2018. Un inverno ed un inizio di primavera poco piovosi che, all’improvviso, hanno lasciato spazio a repentini abbassamenti della temperatura e abbondanti precipitazioni proprio nel momento cruciale, quello della fioritura. Le conseguenze sono state il rallentamento del ciclo vegetativo della vite ed il ritardo della fioritura che, in molti casi, hanno pregiudicato l’allegagione di diverse varietà e la comparsa di fitopatologie.

Tutto ciò è stato aggravato da temporali e grandinate che hanno accompagnato l’inizio dell’estate che, successivamente, ha però favorito un nuovo rigoglio vegetativo e consentito una buona produzione di metaboliti che concorrono alle caratteristiche qualitative finali.




In annate come questa è necessario garantire alle piante di vite da vino un equilibrio nutrizionale e ridurre il più possibile l’incidenza di stress. Solo in questa maniera si possono ottenere rese soddisfacenti, accompagnate da un’alta qualità dell’uva raccolta. ILSA punta proprio a questo: garantire resa e qualità, a prescindere dalle condizioni climatiche che, in futuro, saranno sempre più incerte.

L’azienda vicentina, specializzata nella produzione di concimi e biostimolanti naturali ed ammessi anche in agricoltura biologica, dispone degli strumenti necessari per sostenere la vite durante tutto il ciclo fenologico e limitare gli stress. E i risultati si sono visti anche quest’anno. Chi ha utilizzato i fertilizzanti solidi a base di Agrogel® e i concimi e biostimolanti fogliari e per fertirrigazione a base di Gelamin® o del programma Viridem® ha ottenuto risultati sorprendenti, in comparazione con i campi vicini.
Le applicazioni di Progress Micro o di Biofrutteto KS al suolo, insieme alle applicazioni fogliari di Ilsamin N90, IlsaC-on, Ilsamin Calcio, Etixamin Bio-K e, in fertirrigazione, di Ilsadrip Forte ed Etixamin, hanno portato a rese superiori anche del 30% rispetto ai campi limitrofi gestiti diversamente e caratteristiche qualitative superiori, in termini di grado zuccherino, contenuto in polifenoli e acidità.



Il segreto di ILSA? Materie prime naturali e processi produttivi unici, da cui si ottengono prodotti efficaci al 100% e che mantengono in equilibrio le piante soprattutto nei periodi di stress, consentendo loro di svolgere regolarmente tutte le fasi fenologiche.
Qualche esempio? I risultati ottenuti negli ultimi 10 anni di prove (documentate sul sito www.ilsagroup.com) ed in particolare quest’anno in Sicilia, presso l’azienda vitivinicola Patrì, dove la resa (+30%) e la qualità (+1° Brix) di Nero d’Avola coltivato in regime biologico sono state nettamente superiori anche a campi gestiti in convenzionale.

Ora però non bisogna abbassare la guardia. Con la vendemmia spesso si abbandonano i lavori in campo e l’attenzione si sposta inevitabilmente sulle attività di cantina. Ma è proprio nei mesi autunnali che si creano le basi per l’annata successiva, in quanto la pianta si prepara alla stasi invernale ed al successivo risveglio, accumulando negli organi di riserva (radici, fusto e gemme) i nutrienti ed irrobustendo i tessuti per prepararsi all’inverno. Non a caso, è adesso che si ha il secondo momento di massima attività radicale della vite, che deve assorbire gli elementi, in particolare azoto e potassio, necessari per la formazione delle riserve. Apportare questi elementi nella fase di post-raccolta è essenziale sia per supportare la pianta nel periodo di intensa attività radicale, sia per reintegrare la fertilità del suolo, reduce dallo sfruttamento dovuto all’intero ciclo colturale.




Per questo ILSA consiglia, a seconda della disponibilità di elementi nel suolo, l’applicazione in alternativa di Biofrutteto KS (NPK 5.10.15 + Calcio e Zolfo), Fertorganico (N11) o Ennekappa (NPK 7.0.21 + Zolfo), in cui il carbonio organico biodisponibile incrementa l’attività della microflora del suolo, aumentandone la fertilità biologica, e l’azoto e gli altri nutrienti vengono resi disponibili per le pianta con un’efficienza pari al 100%. La natura proteica di questi concimi consente di apportare direttamente anche vari amminoacidi essenziali, come glicina, prolina, glutammina e, in particolare, l’arginina, fondamentale proprio per la formazione delle riserve nutrizionali.




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