Redazionali

Come aumentare la shelf-life di frutta e ortaggi

01/12/2016

Frutta, verdura, ortaggi che mantengono consistenza, sapore, aspetto estetico il più a lungo possibile! Detto così sembra uno dei tre desideri da esprimere al genio della lampada ma, in realtà, è un’esigenza sempre più attuale per chi coltiva pesche, albicocche, uva, lattuga, pomodori, peperoni e altri ortaggi

Sia chi in questo periodo ha già terminato la raccolta, sia chi è ancora alle prese con le ultime operazioni, sa bene che avere frutta e ortaggi che si mantengono buoni più a lungo sui banchi di vendita comporta un vantaggio notevole in termini di riduzione di spreco e maggior guadagno, oltre che una più facile gestione di tutte le operazioni di post-raccolta. Inoltre, con le produzioni sempre più destinate ai mercati lontani, capiamo bene come prolungare il tempo limite di utilizzo di un alimento, in gergo denominato “shelf-life”, sia diventato un fattore determinante per essere competitivi. Tutti i frutti, in modo particolare i “climaterici” (che continuano a maturare anche dopo essere stati staccati dalla pianta, degradando l’amido e le altre sostanze accumulate in precedenza), sono particolarmente soggetti, in tempi ridotti, a scadimenti dal punto di vista sensoriale (odore, colore, sapore), a livello nutrizionale (degradazione di proteine e altre sostanze) e dal punto di vista igienico (contaminazione microbiologica, proliferazione di colonie batteriche).

 
Non solo pesche, albicocche, kiwi, pomodori, meloni, fragole… ma anche lattuga e altri ortaggi da foglia devono mantenere una buona croccantezza e freschezza. L’obiettivo è, quindi, di valorizzare commercialmente le produzioni agricole. I moderni sistemi di conservazione (azoto liquido, atmosfera controllata) possono in parte ritardare questi processi naturali ma esistono altrettante sostanze che, sempre “naturalmente”, agiscono su meccanismi fisiologici di piante e frutti, rallentandone la senescenza. ILSA ha studiato in maniera approfondita questi processi individuando quei composti e molecole, presenti normalmente nelle piante, che agiscono sull’ispessimento della buccia, sul turgore delle cellule del frutto, sulla riduzione dei fenomeni di ossidazione. Per questo, ILSA è riuscita ad estrarre queste sostanze dalle piante, attraverso processi unici ed a basso impatto ambientale, come l’idrolisi enzimatica e l’estrazione in CO2 supercritica ed a creare ricette specifiche per le esigenze delle nostre colture più importanti. Ricette che sono diventate prodotti biostimolanti che, applicati a bassi dosaggi, danno risultati straordinari. I prodotti ILSA ad azione specifica sull’aumento della shelf-life sono a base di triacontanolo, vitamine, amminoacidi, sostanze umiche ed altri estratti vegetali selezionati e permettono di avere una spiccata azione antiossidante e regolatrice dei processi cellulari, che mantengono frutta e verdura buoni più a lungo.



ILSADURADA, a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, consente di aumentare la shelf-life di frutta e verdura, grazie ad un’alta quantità di triacontanolo naturale, di vitamine (in particolare la B6) e di specifici composti ad intensa attività antiossidante, come i polichetidi aromatici e derivati della naringina, gli acidi polifenolici e fenilpropanoidi (acido gallico, acido clorogenico, acido caffeico). Questi composti influenzano il metabolismo secondario, grazie all’accumulo di antiossidanti ed all’attività degli enzimi di difesa dallo stress ossidativo (perossidasi, catalasi), causato dalla presenza di radicali liberi.



Come dimostra il grafico, su lattuga var. Green Romaine, ILSADURADA, applicato ogni 7 giorni, a partire da 3 settimane prima del taglio, ha prolungato la bontà dei parametri valutati dall’azienda produttrice (fino a 14 giorni), rispetto alle piante trattate con la pratica convenzionale, che hanno cominciato molto prima ad ingiallire ed hanno avuto una minore vita post-raccolta (9 giorni).



ILSATEMPOR, studiato per le esigenze specifiche delle colture da frutto, consente di aumentare la shelf-life di ciliegie, uva, pesche ed altri frutti, destinati sia al mercato fresco che all’industria di trasformazione. La presenza di coformulante da idrolisi enzimatica e quindi di amminoacidi essenziali (serina, valina, prolina) e di sostanze umiche, potassio tiosolfato, oligosaccaridi ed altri estratti vegetali consente a ILSATEMPOR di avere una spiccata azione antiossidante a livello cellulare, grazie all’influenza positiva sul turgore, sulla respirazione cellulare e sulla trasformazione degli acidi in zuccheri. La presenza di azoto proteico, inoltre, permette una più lenta deperibilità del prodotto.


Nel grafico sopra è dimostrato come ILSATEMPOR, applicato dalla fase di ingrossamento dei frutti, ha ridotto notevolmente la percentuale di scarto di albicocche, var. Tsunami fino a 15 giorni dopo la raccolta, sia rispetto al testimone non trattato sia rispetto ad un competitor presente in commercio specifico per lo stesso obiettivo.


Con queste premesse, è facile avere riscontri in campo. Le esperienze raccolte nel 2016 danno ragione a ILSA ed agli agricoltori che hanno dato fiducia al modo di lavorare dell’azienda italiana. Quelle sopra indicate sono solo qualche esempio delle tante evidenze riscontrate quest’anno su albicocco, fragola, melanzana, lattuga, uva da tavola.