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Buono a sapersi! Il Fosforo: a cosa serve e come fornirlo alle piante?

24/10/2022

Il fosforo (P) è un elemento caratterizzato da una limitata mobilità nel suolo. Si trova principalmente in forma di fosfato, fortemente trattenuto dal potere assorbente del suolo che ne limita la sua diffusione e disponibilità per le piante. In certi casi le interazioni tra fosfati e suolo sono molto forti, così da determinare un blocco della disponibilità dell’elemento a causa della formazione di composti minerali insolubili, e.g., il fosfato tricalcico (fenomeno di retrogradazione). Inoltre, il fosforo si trova anche nella matrice organica, in forma di ione fosforico direttamente utilizzabile dalle piante.

A cosa serve il fosforo per le piante?


Il fosforo (P) nella pianta svolge funzioni plastiche ed energetiche, tra le quali:

  • entra nella composizione di molecole fondamentali nella biologia vegetale, quali gli acidi nucleici (DNA, RNA) e l’adenosintrifosfato (ATP).
  • è un attivatore di numerose attività enzimatiche ed entra nella composizione delle sostanze di riserva e delle vitamine.
  • è un componente integrale degli zuccheri fosfati, utilizzati per la respirazione e la fotosintesi e i fosfolipidi, che costituiscono le membrane cellulari.

Gli effetti che il fosforo determina sulla morfologia delle piante riguardano lo stimolo alla germinazione dei semi, formazione delle radici e dei fiori e la lignificazione dei tessuti.

Quali sono le cause che determinano la carenza di fosforo?


Le cause che determinano la carenza di fosforo sono riconducibili ai seguenti aspetti:

  • Reale carenza dell’elemento nel suolo.
  • In suoli con pH alcalino e calcare elevato, si formano composti insolubili (fosfato bi e tricalcico).
  • In suoli acidi si formano composti insolubili con ferro (Fe) ed alluminio (Al), che nel caso del ferro viene reso indisponibile per le piante causando una clorosi ferrica.
  • Ristagni idrici e suoli freddi che limitano l’attività di assorbimento radicale.
  • Suoli argillosi, con elevata capacità di scambio cationico, che assorbono fortemente il fosforo.
  • Scarsa presenza di sostanza organica nel suolo.
  • Riduzione della fertilità del suolo agrario.

Quali sono i sintomi causati dalla carenza del fosforo?


In generale si riscontra un colore delle foglie alterato con sfumature porporine o bronzeo-opache. Spesso sono presenti antociani (pigmenti) nelle nervature fogliari. Inoltre, si ha una produzione di fusti slanciati (ma non legnosi) e la morte delle foglie più vecchie. La fisiopatia ha un andamento dal basso verso l’alto.

I tessuti si presentano deboli ed acquosi, poco lignificati e più sensibili agli attacchi parassitari. La carenza si può presentare facilmente durante i periodi freddi. Nei fruttiferi la carenza in fosforo determina una limitata attività vegetativa, ritarda la maturazione e conferisce scarsa serbevolezza dei frutti. Nel pomodoro si nota una colorazione violacea della pagina inferiore delle foglie.
Il margine fogliare tende ad incurvarsi verso l’alto. Nelle piante giovani, invece, si evidenzia una stentata crescita vegetativa ed una colorazione verde scura delle foglie, che possono essere deformi e contenere delle macchie necrotiche.



Quali sono le strategie necessari per evitare una carenza di fosforo?


Per prevenire e limitare una carenza di fosforo nel suolo, le strategie agronomiche da adottare sono:

  • mantenere una buona struttura del suolo,
  • gestire il pH del suolo, in modo da mantenerlo nell’intervallo tra 5 e 7,
  • mantenere nel suolo un contenuto elevato in sostanza organica, che consente di migliorare la struttura e la fertilità microbiologica della rizosfera.
  • frazionare e localizzare la distribuzione dei fertilizzanti fosfatici per evitare la retrogradazione del fosforo e per favorire la fase dell’emergenza per le colture seminate e la fase del post-trapianto per le colture trapiantate.

In quali fertilizzanti si trova il fosforo?


Nei fertilizzanti il fosforo viene identificato come anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua. Il fosforo si trova nei fertilizzanti, soprattutto in quei concimi organo-minerali di elevata efficienza nutrizionale, caratterizzati sia da un effetto starter sia da un lento rilascio nel suolo.

ILSA consiglia una gamma di specialità nutrizionali, tra le quali: Granosano Evo, Ilsalife Start ed Ilsafert Start. I fertilizzanti ILSA sono ammessi anche in biologico e sono a base di fosforo complessato da una matrice proteica, l’Agrogel® - gelatina idrolizzata per uso agricolo di esclusiva produzione ILSA – ricca in polipeptidi e peptidi naturali.

Granosano Evo è una specialità nutrizionale in forma pellettata, consentita in biologico ed è a base di azoto organico (6%) e fosforo (16%) complessato da Agrogel®. Quest’ultima protegge il fosforo da fenomeni di retrogradazione nel suolo e lo rende disponibile alle piante nelle fasi di massimo assorbimento.
Granosano Evo, inoltre, contiene un buon contenuto in sostanza organica (37%) e carbonio organico (20%) essenziali per migliorare la struttura e la fertilità del suolo.

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Ilsalife Start è una specialità nutrizionale in forma pellettata, anch’essa consentita in biologico. Il fertilizzante è ricco in azoto organico (4%), fosforo (8%), calcio (20%), magnesio (5%) e ferro (0.5%) complessati da Agrogel®. La presenza degli elementi nutritivi consente di nutrire in maniera completa le piante, di prevenire le carenze nutrizionali e di favorire una buona crescita vegetativa delle colture.
La presenza inoltre, sia del carbonio organico (18%) che della sostanza organica (31%), attiva la microflora del suolo e migliora la struttura e la fertilità della rizosfera.

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Ilsafert Start è una specialità nutrizionale in forma pellettata, per uso in convenzionale ed è ricca in azoto organico a lento rilascio (4.5%), in azoto ammoniacale a rapido assorbimento per le piante (4.5%), fosforo (11%) e calcio (10%). Quest’ultimi favoriscono la germinazione dei semi, la radicazione delle neoplantule e l’ispessimento dei tessuti in corso di formazione.
Ilsafert Start è ricco, inoltre, in sostanza organica (48%) e in carbonio organico (28%) che migliorano le caratteristiche fisico-chimiche del suolo.

concime organo-minerale pellettato-azoto-fosforo-calcio-carbonio organico

I benefici salienti che accomunano le tre specialità nutrizionali di ILSA sono:

  • Zero perdite nel suolo, in quanto la presenza di Agrogel® complessa il fosforo ed altri elementi nutrivi proteggendoli dai fenomeni di retrogradazione e di lisciviazione.
  • Elevata efficienza nutrizionale, in quanto il fosforo ed altri elementi essenziali sono disponibili e sono presenti in forma assimilabile per le colture nelle fasi di massimo fabbisogno. Inoltre, il loro rilascio nel suolo avviene man mano che Agrogel® viene degradata in maniera naturale dai microorganismi del suolo.
  • Effetto starter per la fase di germinazione dei semi, di radicazione (sviluppo delle radici assorbenti) ed accrescimento vegetativo.
  • Ispessimento dei tessuti in corso di formazione ed aumento della resistenza delle giovani piante alle sollecitazioni meccaniche (vento) e termiche.
  • Miglioramento della struttura e della fertilità del suolo dovuto alla presenza di sostanza organica e di carbonio organico che favorisce l’attivazione della flora microbica del suolo.
  • Infine, i fertilizzanti ILSA sono adatti sia per le colture cerealicole in presemina, che per le colture arboree nella fase di pre-impianto e ripresa vegetativa, e per le colture orticole nella fase di pre-semina o post-trapianto.

Per vedere e scaricare tutti i dettagli relativi alle nostre specialità nutrizionali vai sul sito www.ilsagroup.com nella sezione “Nutrizione”. Potrai scoprire inoltre la gamma delle Specialità Nutrizionali liquidi e solide e registrandoti potrai scaricare documentazione tecnica di approfondimento.